Quando
si parla di volatilità in analisi tecnica, non si fa riferimento a
concetti astratti ma bensì a risultanti derivanti dall'analisi statistica
dei sottostanti. Il
mio obbiettivo è quello di aiutare a comprendere la vola, per poterla
gestire ed interpretare in quelle fasi di mercato critiche in cui pur non
comprendendo dove andrà il sottostante si può prevedere
cosa accadrà alla volatilità implicita di un'opzione o Covered Warrant. Io
penso che si faccia confusione solo perchè non si è a conoscenza delle
seguenti
distinzioni: 1.
Volatilità Futura 2.
Volatilità storica 3.
Volatilità implicita Le
prime due sono misure statistiche sul sottostante, come ad esempio un
indice, un'azione o una commodity, come il greggio, il cacao, le
arance ... La
vola implicita è invece riferita al prezzo di un'opzione e non al
sottostante. VOLATILITA
FUTURA Si
riferisce al sottostante. Descrive
la futura distribuzione dei prezzi del sottostante, quindi non è
difficile comprendere che sia l'incognita con cui ogni trader ha a che
fare, mentre esegue la propria analisi. VOLATILITA
STORICA Si
riferisce al sottostante. Si
può analizzare la volatilità storica per poter fare previsioni sulla
volatilità futura. Rappresenta
quindi la volatilità
passata di un certo
sottostante. SCEGLIERE
IL TIME FRAME:
in futuro scriveremo su quali indicatori si possono utilizzare per fare analisi, ma
è utile comprendere che se ho a che fare con un'opzione che scadrà tra
un mese, il mio time frame per fare le analisi dovrà essere dell'ordine
dei giorni e non di anni. SCEGLIERE
L'INTERVALLO DEI PREZZI:
Si possono sceglire variazioni giornaliere, settimanali mensili di
CHIUSURE ... MASSIMI oppure MINIMI. Quindi
se desideriamo fare un'analisi sulla vola storica del mib30, potremo
osservare, ad esempio i valori dell'Average True Range o della
standard deviation su base di oscillazione giornaliera delle CHIUSURE. ESEMPIO:
Nel grafico potete notare rappresentato il valore di Standard Deviation
delle Chiusure del S&P MIB con media mobile a 5 periodi. Questo
è un ottimo strumento, ma non è l'unico che misura la volatilità
storica. E'
semplice comprendere che il valore di vola storica è basso, ma non ai
valori minimi sulla serie storica, quindi anche se statisticamente ci si
potrebbe attendere un aumento di VOLATILITA FUTURA, la migliore strategia
sarebbe quella di creare un'ulteriore media sullo standard deviation e
disegnare una trendline orizzontale ed usarla come trigger(si veda
la figura successiva. ESEMPIO
DI TRIGGER SU STANDARD DEVIATION: L'enorme
distanza dal trigger e lo swing up al di sotto della trend line
orizzontale, ci portano a prevedere un aumento di volatilità futura. VOLATILITA
IMPLICITA NON
Si riferisce al sottostante, ma al prezzo di un'opzione, secondo dei
modelli di calcolo (ad esempio Black & Sholes) che potete trovare sul
web. Se
si opera con Covered Warrant, quasi tutti i market maker riportano il
valori di vola implicita nei loro simulatori di prezzi. Si
tenga inoltre che è uno dei 5 fattori che influenzano il prezzo dei CW,
che prendono il nome di GRECHE: DELTA:
per il sottostante THETA:
per il tempo restante all'esercizio RHO:
per i tassi di interesse PHI:
per i dividendi VEGA:
per la volatilità. Nei
simulatori, basta inserire il valore dell'opzione, e le altre 4 greche (che
di solito sono già inserite) e con enorme semplicità si ottiene il
valore di VEGA e quindi della vola implicita.
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